Vitamine nel cavallo

Non tutte le vitamine vengono sintetizzate dal metabolismo del cavallo e quindi devono essere necesariamente presenti nell'alimentazione. Oppure devono essere introdotti i precursori o provitamine che ne permettano la sintesi.  Esse vengono utilizzate nello svolgimento di alcuni processi biochimici e il loro fabbisogno sottostà a  delle esigenze minime di mantenimento.  Queste però possono divenire più elevate in particolari condizioni come per esempio prestazioni atletiche, passeggiate impegnative o stress in generale.

 

la vitamina A e la D sono presenti, generalmente, in tutti i vegetali che presentano colorazione rossastre. Quindi li troviamo nelle carote, nei fieni con trifolio, erba medica ecc. Questi vegetali contengono carotenoidi che fungono da provitamine.

 

La vitamina A nell'organismo presenta numerose funzioni biologiche che riguardano soprattutto la visione e la differenziazione cellulare, quindi anche la crescita del puledro e dell'animale in fase di sviluppo.

La carenza di vitamina A determina inibizione della crescita, deformazione delle ossa e serie modifiche delle strutture epiteliali e degli organi riproduttivi. Un'altra importante alterazione riguarda la funzione visiva, determina anche necessità di una maggior stimolazione luminosa. Pertanto la quantità minima di luce necessaria per innascare i meccanismi della visione aumenta. Questo fenomeno determina una diminuzione dell'adattamento alla bassa illuminazione (cecità crepuscolare o notturna). 

L'intossicazione acuta porta nausea, vomito, emicrania, perdita di coordinazione e disturbi visivi. In casi estremi, la morte. Un'intossicazione cronica invece, dovuta ad un'assunzione eccessiva di vit A o mal funzionamento del fegato provoca una sintomatologia caratterizzata da inappetenza, dolori muscolari, anemia e varie alterazioni neurologiche.

La vitamina D favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso ed anche di differenziazione di alcune linee cellulari e in alcune funzioni neuromuscolari (anche se questi due ultimi punti devono ancora essere chiariti). Una carenza di tale vitamina, porta a malformazioni nello sviluppo osseo dei giovani, e invece debolezza muscolare, deformazione ossea e dolori nell'adulto.

Vitamine del complesso B. Il cavallo è in grado di sintetizzare autonomamente questo complesso vitaminico durante i processi fermentativi svolti dai batteri nel grosso intestino. In particolari condizioni però possono essere necessari dei supplementi. Vengono descritte malattie legate alla carenza di Vit B1 con gravi sintomi neurologici in cavalli che hanno ngerito per lunghi periodi di tempo alcune piante (Felce, Equiseto).

Nel cavallo in lavoro intenso alimentato con forti dosi di cereali il livello di Vit B12 in circolo cala in conseguenza di una maggior produzione di acido propionico nell'intestino che a sua volta richiede più Vit. B12 per il suo utilizzo, un supplemento con questa vitamina si rende quindi necessario in cavalli sottoposti a forti lavori. Gli alimenti di origine vegetale non contengono Vit B12, tranne nel caso dei semi di girasole o altri alimenti che abbiano subito una contaminazione microbica.

Il deficit di Vit B12 (cobalamina) provoca la comparsa di anemia perniciosa, malattia caratterizzata da: anemia megablastica e disturbi del sistema nervoso. È sempre importante, in questi casi, valutare la concentrazione di cobalamina ed acido folico (vit B9) in quanto anche la carenza di quest'ultimo provoca un quadro di anemia megaloblastica senza, però, interessamento nervoso. L'aggiunta di acido folico in una situazione di anemia perniciosa migliora il quadro anemico ma non ha nessun effetto sui disturbi del sistema nervoso che, anzi, continuano a peggiorare.

È stato visto che l'assunzione di alte quantità di vitamina C (>1 g) possono, col tempo, generare stati carenziali di cobalamina. Ciò avviene in quanto, in alte dosi, la vitamina C, in presenza di ferro, si può comportare da ossidante e formare radicali liberi che danneggiano la cobalamina ed il fattore intrinseco.

Le esigenze di vitamina E aumentano notevolmente nel cavallo sottoposto ad intensa attività fisica, a causa dello stress ossidativo, arrivando fino a 1600 mg al giorno, mentre la richiesta normale è di circa 100 mg al giorno. Ricchi di vit E sono il fieno e il granoturco. 10 Kg al giorno di buon fieno di erba medica sono in grado di coprire il fabbisogno basale di vitamina E (sempre tenendo presente l'alto contenuto energetico dell'erba medica). Nel cavallo sportivo si consiglia un supplemento nella dieta perchè, non tutti possono alimentarsi con erba medica e il contenuto nel fieno polifitico e nei cereali riesce a coprire il fabbisogno di mantenimento ma non quello del cavallo in intensa attività.

La vitamina K è abbondantemente sintetizzata dalla flora intestinale del cavallo che non necessita quindi di supplementi.  Viene spesso abbianata alla vitamina C poichè sembra essere coinvolta nei processi di coagulazione del sangue e limitare, in alcuni casi, i problemi di emorragie. Al contrario, somministrazioni per via iniettabile di dosi elevate di vitamina K inducono danni renali in cavalli sani.

A differenza del'uomo il cavallo è in grado di sintetizzare la vitamina C , tuttavia in condizioni di stress come affaticamento fisico, malattie infettive, cavalli anziani, il suo fabbisogno aumenta; in caso di intenso esercizio fisico la vit. C agisce in sinergia con la vitamina E aiutandola nella sua azione antiossidante e antiradicali liberi. Dosi di 4-5 grammi al giorno per bocca vengono consigliate in queste situazioni ma possono essere aumentate fino a 20 grammi. Un eccesso di vitamina C in genere non causa danni in quanto viene eliminato dalle urine.  (eccetto che in casi particolari vd. carenza di cobalamina).

Biotina Vit. K Un cavallo richiede almeno 1 mg al giorno di biotina. Interviene nelle sintesi dei tessuti tegumentari (peli, epidermide,crini ecc.) ma soprattutto dell'unghia. La carenza di questa vitamina spesso si manifesta con fragilità e debolezza dello zoccolo.  Tale carenza la possiamo avere anche nel cambio di stagione autunnale, infatti la crescita relativamente veloce del pelo procura un consumo maggiore di biotina. Un supplemento risulta utile nella misura di 10-20 mg al giorno, l'effetto però si può notare solo dopo 30-60 giorni.

La carnitina viene utilizzata per migliorare la capacità di adattamento delle fibre muscolari al lavoro. Supplementi di carnitina vengono correntemente usati come farmaco antifatica fino ad 10 grammi al giorno.

 

la Dimetilglicina è un amminoacido che si considera prevenga gli attacchi di mioglobinuria.